Questo tipo di aggregazioni di persone che fondano il loro rapporto sulla fratellanza erano gia presenti nell’impero romano e andavano sotto il nome di “Collegia”.
Il cristianesimo riprese con piu`forza (Matteo,XVIII,20) il concetto di fratellanza unito al concetto “sull’amore di Dio”. I due concetti sono alla base del Monachesimo cristiano.
Il ricordo delle prime di confraternite lo si trova in Francia nel secolo VII; i capitoli di Incmaro di Reims (852), c. 16, esortano i parroci a reprimere gli abusi delle confraternite e delle gildonie.
In Italia alcuni le fanno risalire al 1260; altri al 1144; autori più recenti dànno per sicura la loro esistenza al sec. X.
Molti Confreternite debbono la loro origine ai movimenti mistici dei flagellanti, dei battuti, dei disciplinati che, per pacificare guelfi e ghibellini, passavano di terra in terra vestiti di sacco, predicando concordia e penitenza, chiamati, a seconda delle fogge del vestito, bianchi, capuciati, ecc. Molti si appoggiarono ai nuovi ordini mendicanti.
Tali sodalizî apportarono bene alla società, provocando la fusione delle varie classi, l'affratellarsi degli uomini per la tutela e gli aiuti reciproci, promovendo opere di carità e di assistenza, specialmente ospedaliera, e favorendo anche l'opera di assistenza verso gli stranieri. La confraternita, associazione laica sotto forma religiosa, contribuì a ridestare la religione, quando questa si era affievolita, e tenne vivo il sentimento di carità fraterna.
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