Da bambini le nostre nonne ci insegnavano che nella vita fosse sufficiente adeguare i nostri comportamenti a due principi impressi nei nostri cuori: il primo, non fare agli altri ciò che non vorreste che sia fatto a Voi stessi; il secondo, fare costantemente agli altri il bene che vorreste riceverne.
In questi anni abbiamo assistito da parte di Commissioni ONU alla proclamazione di nuovi diritti umani senza fare riferimento all’Assemblea dell’ONU, tanto per citarne due, il diritto al disarmo e il diritto al turismo.
La complessità del momento storico mi ha fatto tornare alla mente Giuseppe Mazzini che nel 1860 si rivolse agli operai con uno scritto intitolato “I Doveri dell’Uomo”, il libro analizza criticamente la concezione dei diritti dell’uomo uscita dal 1789 e poi sostenuta dalle correnti che assegnano rilievo al benessere e alla libertà del singolo, e che pongono gli interessi materiali come fine.
Giuseppe Mazzini introduce e discute quattro livelli di doveri: il primo, verso l’umanità; il secondo, verso la patria; il terzo, verso la famiglia; il quarto, verso se stessi.
Di seguito una parte della prefazione del libro, Giuseppe Mazzini affronta temi di grande attualità in un momento storico dove la globalizzazione economica sta dimostrando tutti i suoi limiti e l’aver pensato che lo Stato Nazione avesse fatto il suo tempo ci sta riportando indietro di sessanta anni, in un mondo che ritenevamo ricordo del passato, articolato tra blocchi e non allineati.
L’avvenire, della Patria e’ vostro, voi non lo fonderete se non liberandovi da due piaghe che oggi purtroppo, spero per breve tempo, contaminano le classi più agiate e minacciano di sviare il progresso Italiano : il Macchiavellismo e il Materialismo.
Il primo, travestimento meschino della scienza d’un Grande infelice, v’allontana dall’amore e dall’adorazione schietta e lealmente audace della Verità : il secondo vi trascina inevitabilmente, con il culto degli interessi, all’egoismo ed all’anarchia. Voi dovete sottrarvi all’arbitrio e alla prepotenza degli uomini.
E nella guerra che si combatte nel mondo tra il Bene e il Male, dovete dare il vostro nome alla Bandiera del Bene e avversare, senza tregua, il Male, respingendo ogni dubbia insegna, ogni transazione codarda, ogni ipocrisia di capi che cercano maneggiarsi fra i due ; sulla via del primo, voi m’avrete, finché io vivo.
E perché quelle due Menzogne vi sono spesso affacciate con apparenze seduttrici e con un fascino di speranze che solo il culto di Dio e della Verità può tradurre in fatti per voi, ho creduto debito di scrivere, a premunirvi, questo libretto.
Io v’amo troppo per adulare alle vostre passioni o accarezzare i sogni dorati coi quali altri tentano ottenere favore da voi.
Giuseppe Mazzini parlava delle classi agiate italiane dell’ottocento, oggi abbiamo a che fare con una globalizzazione economica speculativa che invece di investire sul lavoro e sullo sviluppo ha preferito investire su prodotti finanziari che potevano rendere il triplo e a breve termine, lanciando visioni sistemiche, collegate a interessi generali, di grande attrazione per una società la cui economia è basata sul tempo liberato.
L’economia del tempo libero è gratificante e democratica, ma ci siamo dimenticati che questo tipo di economia ha bisogno anche della creazione sistematica della ricchezza necessaria a sostenerla, e lo strumento non può essere il credito al consumo.
Occorre coniugare la creazione di posti di lavoro stabili con il tempo liberato da dedicare ai nostri sogni.
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