La sfida di oggi non è soltanto quella di rendere sostenibile nonché attuali e personalizzati i servizi, non basta ripopolare un paese a rischio invecchiamento ma è necessario andare oltre a tutto ciò: la vera sfida è quella educativa. C’è urgente bisogno di riscoprire “ le origini passate”.
Siamo nella bellissima toscana non molto lontano da Firenze c’è un comune che si chiama Reggello all’interno di esso vi è la foresta - Riserva Naturale Statale di Vallombrosa e la frazione di Saltino.
Un posto che ha più di 1000 anni di storia sulle sue spalle, basti pensare che il monastero attuale è stato fondato dai Monaci Benedettini vallombrosani, la cui congregazione fu fondata da San Giovanni Gualberto nel 1036. Un territorio ricco di biodiversità con arboreti sperimentali se ne contano più di 3000 esemplari, inoltre nella foresta c’è l’albero più alto d’Italia si tratta di un abete.
Nel 1869 nacque a Vallombrosa la prima scuola forestale d’Italia grazie la quale si prende cura della stessa foresta. Vale la pena fermarsi ancora un momento sulla storia di questo posto così magnifico, basti pensare che di personaggi illustri né sono passati da quelle parti che hanno reso celebre il posto come l’autrice di Frankenstein ovvero Mary Shelley che conobbe il parco nel Novembre del 1842. Ma vorrei soffermarmi su una figura sicuramente più nota che è Galileo Galilei che dal 1574 al 1578 frequentò il noviziato del monastero per lasciarlo per percorrere la strada della fisica.
Negli ultimi anni Fondazione Verrocchio ( promotore e facilitatore di progetti) ha instaurato un rapporto stretto con la cittadinanza e con l'amministrazione comunale ciò ha permesso di instaurare un dialogo e di ottenere più di cento idee progettuali da realizzare, il progetto “le origini come bene comune” rientra fra questi. Ciò che spinge la fondazione a promuovere questo progetto è il bene comune e il senso civico si deve parlare di rigenerazione sociale attraverso “il fare e mettere le mani in pasta” con attività specifiche per i singoli target di riferimento.
Inoltre, dato il periodo storico, che si sta vivendo (Covid, guerre, Crisi economica e sociale ecc) è urgente mettere al centro iniziative che rigenerano fiducia nelle persone attraverso idee condivise, in questo modo si rigenera anche il senso civico.
Il senso civico non si esprime solo prendendo decisioni, ma anche attuando assieme ad altri. Un’altra motivazione che si può attribuire a questo progetto è la seguente: Spesso si è legati al proprio territorio attraverso questa idea progettuale si vuole fare un trapasso nozioni in modo che il target di riferimento possa metterlo in pratica anche al di fuori di Vallombrosa questo lo si fà applicando queste parole sentire, pensare e agire.
Fino ad ora abbiamo conosciuto il territorio, la fondazione e capito il perché di un’iniziativa di questo genere, ora vediamo di capire meglio in che consiste.
I bambini e i ragazzi arriveranno a Vallombrosa dove saranno accolti dallo staff della fondazione Verrocchio e dai suoi partner, per fare attività educative immersi nella natura. Le giornate saranno gestite da diversi esperti come l’artigiano del legno locale, L’esperto dei boschi ecc.
Le attività saranno pratiche anche attraverso dei giochi. Alla fine dell’esperienza viene chiesto come mettere in pratica a casa propria quanto si è imparato sul posto. Successivamente la fondazione contatta i responsabili per instaurare le linee guida per proseguire, l’ente dovrà trovare un un partner con cui collaborare.
Ad esempio la scolaresca torna nella propria città dove precedente deciso inizierà a pensare dove piantare alberi o fare un orto e pensare con cui collaborare. Vi possono partecipare, associazioni, scuole di ogni ordine e grado, fondazioni, gruppi informali, scout ecc. l’iniziativa avrà durata tutta l’estate, le date dei campi le si decidono insieme alla disponibilità degli enti.
Volendo proporre una data non vincolante è dal 17 al 21 Luglio 2023.
Per maggiori informazioni e per definire il periodo scrivere a recchia442@gmail.com
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