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FRANCESCO, UN PAPATO A DIFESA DEI POPOLI
Da MEMORIA E POSTMODERNITÀ di Corrado Tocci

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FRANCESCO, UN PAPATO A DIFESA DEI POPOLI
Da MEMORIA E POSTMODERNITÀ di Corrado Tocci

In una Chiesa frastornata dalla modernità e dalla globalizzazione lo Spirito di Dio è sceso ad aiutare l’uomo, uomo sempre più conscio dei sui limiti, costretto, per dare un senso alla sua vita, ad abbracciare i modelli che la vanità contemporanea modifica continuamente. 

Una Chiesa percorsa da incomprensioni intestine, incapace di affrontare i problemi molto gravi emersi nell’ultimo ventennio, problemi sfruttati quotidianamente dai media, espressione, spesso, di non limpide aggregazioni, protese solo a garantirsi profitti sempre maggiori, a scapito della gente più povera, sfruttando la incapacità e qualche volta la connivenza degli Stati. 

In una epoca buia e corrotta lo Spirito di Dio ha ritenuto che fossero necessari dei segni forti, che scuotessero le coscienze, che colpissero il cuore e il ventre, e non il cervello. Ecco che i signori Cardinali eleggono a Romano Pontefice un confratello, appartenente alla Compagnia di Gesù, che una volta eletto prende il nome di Francesco. 

Un Gesuita che prende il nome di Francesco sembra a prima vista una contraddizione, ma l’evento, a leggerlo bene, ha in se tutta la profezia indispensabile ai nostri tempi. 

La profezia scardina l’ordinario modo di pensare. Un gesuita per la prima volta Papa, un gesuita che va contro la regola di Sant’Ignazio che raccomandava ai confratelli di non cercare posizioni di potere, un gesuita appartenente ad un ordine conosciuto per la qualità culturale del pensiero che esprime e testimonia, un gesuita che sceglie come nome la semplicità fatta persona come era Francesco.

Una semplicità legata al popolo, alle sue tradizioni, ai suoi modelli sociali, alla sua religiosità, molto pastorale, legata molto più alla preghiera che alla riflessione teologica. Nel momento della Sua presentazione al popolo di Dio, Papa Francesco si presenta come Vescovo di Roma e non come capo di una gerarchia, e il Suo primo messaggio può essere racchiuso nell’invito ai fedeli a non dimenticare mai che la Fede è una ricchezza da distribuire e non da tenere gelosamente nascosta. 

 


Intervento del Segretario dii stato Vaticano Pietro Parolin


Intervento del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni


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